La lettera personale
La lettera personale è un testo di tipo espressivo di cui si serve chi scrive (mittente) per comunicare con una persona lontana (destinatario) che conosce bene: un amico, un familiare, un compagno …
Si scrive una lettera per dare notizie o chiederne, esprimere sentimenti, ringraziare, chiedere scusa, ricordare avvenimenti usando un linguaggio semplice, immediato, informale.
La struttura
Le caratteristiche della lettera personale sono:
- L’indicazione del luogo e della data ( in alto a destra del foglio);
- La formula di apertura (caro/a …) in cui si indica il destinatario;
- La parte centrale che è costituita dal messaggio che chi scrive vuole comunicare;
- La formula di chiusura, in cui si saluta;
- La firma di chi scrive (mittente);
- A volte c’è anche un’aggiunta, il cosiddetto post scriptum (P.S.) che significa «dopo lo scritto» in cui si inseriscono nuove considerazioni.
Il linguaggio
Il linguaggio delle lettere personali varia a seconda del destinatario e dell’argomento trattato.
Le lettere personali hanno uno stile libero, familiare, amichevole e spontaneo.
La punteggiatura è molto importante perché usata per esprimere sensazioni ed emozioni.
Il tempo dei verbi è per lo più il presente (per indicare uno stato, una situazione) o il passato prossimo ( per indicare avvenimenti recenti) e la stesura è in prima persona singolare.
Lettere degli amici di penna
Quando ero piccola, tra noi ragazzi non era raro avere una corrispondenza con un coetaneo conosciuto attraverso giornali o riviste, oppure tramite la scuola e gli scambi culturali.
Si instaurava un’ «amicizia di penna», che spesso si trasformava in un rapporto speciale e profondo.
Con la diffusione della posta elettronica e in seguito dei social questa buona abitudine si è persa o si è trasformata … Ora si hanno gli «amici di mouse» con il vantaggio sul piano della velocità della comunicazione.
Ragazzi cari, sarà che è utile e vantaggioso ricevere una risposta immediata ad una nostra mail o messaggio, però l’emozione che si prova ad aspettare di ricevere una lettera è indescrivibile.
Attendere con ansia il postino, ricevere finalmente la missiva, sentire il profumo della carta, leggere parole scritte con il cuore e intanto sentire il proprio che batte forte …
Parlando degli amici di penna mi è venuto subito in mente un interessante libro, “Se vuoi essere mia amica” di G. Fink e M. Akram Sha’ban, edizioni EL, 1993, in cui potrete leggere la corrispondenza, scritta dal 1988 al 1991 tra Galit e Mervet.
La prima è una ragazza israeliana, vive a Gerusalemme; la seconda, palestinese, vive nel campo profughi di Dheisheh, situato all’estremità sud di Betlemme.
Le due speciali amiche di penna, accomunate dal desiderio di pace, attraverso le loro lettere cercheranno di superare l’odio che separa i loro popoli.
Vi consiglio vivamente questa lettura!
Cari ragazzi, ora scegliete un bel foglio, decoratelo con motivi disegnati da voi e scrivete una lunga lettera ad un vostro amico o parente lontano.
Un messaggio inviato dal vostro smartphone prima o poi verrà cancellato e quindi dimenticato.
Una lettera, invece, avrà sempre il suo fascino anche dopo tanti anni perché avrà con sé un bagaglio di teneri ricordi!
Buona scrittura!
Gabriella