Lo Pan Ner a Saint-Pierre: Blog Tour AIFB

Lo Pan Ner a Saint- Pierre, Blog Tour organizzato dall’Associazione Italiana Food Blogger, articolo a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

La cucina di Homework & Muffin | 14 Ottobre 2019

Dal 4 al 6 ottobre 2019 ho partecipato a un indimenticabile Blog Tour organizzato da AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) in occasione della Festa Transfrontaliera de Lo Pan Ner – I Pani delle Alpi presso Saint –Pierre.

Vi ho già illustrato questo evento nel mio articolo Tortini con pane di segale e mele rosse Cuneo IGP.

Nella IV edizione de Lo Pan Ner in cinquanta comuni della Valle d’Aosta sono stati accesi i forni dei villaggi per cuocere il tradizionale pane nero di segale.

Lo Pan Ner – Venerdì 4 ottobre

Giunta nella graziosa cittadina di Saint-Pierre sono stata accolta del Vice Sindaco Ermanno Bonomi che per tre giorni è stato il mio cicerone.

Tre giorni di lunghe chiacchierate, numerose visite e tante nuove scoperte di cui ne farò tesoro.

Ho trascorso la prima serata a Rossan dove per l’accensione del forno sono stati coinvolti gli abitanti del villaggio.

Dopo una degustazione di salumi e formaggi valdostani, abbiamo mangiato un’ottima carne di camoscio preparata facendola marinare per 60 ore nel vino, con aromi ed erbe aromatiche, accompagnata da patate cotte sempre nel forno.

Tra un bicchiere di vino, risate e buon cibo ho ascoltato i racconti e le spiegazioni di Ermanno e di tutti gli altri commensali.

In realtà anticamente la panificazione avveniva nel mese di dicembre, a partire dal giorno di Santa Barbara, sia in occasione della fine dei lavori in campagna sia per le favorevoli condizioni climatiche, in quanto il freddo favoriva la conservazione del pane sulle rastrellino (ratelè).

Il pane, infatti, veniva cotto una volta all’anno e in tal modo si preparava la provvista per tutto l’inverno.

Diventato secco, il pane di segale veniva spezzato con il copapan e fatto ammorbidire nell’acqua, nel latte o nel vino.

Lo Pan Ner a Saint- Pierre, Blog Tour organizzato dall’Associazione Italiana Food Blogger, articolo a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

Sueppa de l’âno, zuppa dell’asino. Pane nero di segale secco con vino e zucchero.

Il forno rappresentava così il simbolo dell’unione di tutta la comunità del villaggio.

Importante è, di conseguenza, tenere ancora vive queste tradizioni.

Non a caso nel forno di Rossan c’erano adulti e bambini di tutte le età.

 

Lo Pan Ner – Sabato 5 ottobre

La mattina seguente dopo la ricca colazione dell’Hotel Saint Pierre, abbiamo raggiunto prima il villaggio di Rossan poi quello di Alleysin.

A Rossan sono stata coinvolta nella prima fase della preparazione del pane nero.

Senza l’uso dell’impastatrice, ci siamo alternati ad amalgamare le farine con acqua, sale e lievito.

Devo ammettere che è stato abbastanza impegnativo e faticoso, ma mi sono divertita tantissimo a impastare il pane di segale e a fare delle simpatiche forme con i bambini del villaggio.

Ad Alleysin ho, invece, aiutato a modellare i pani.

Ognuno aveva un compito ben preciso.

Dopo aver fatto lievitare l’impasto per un’ora, veniva posizionato sull’enorme tavolo di legno.

Poi sporzionato e passato ai giovani che con mani inesperte modellavano il pane aiutati dalle indicazioni degli altri abitanti.

Ogni passaggio era seguito da movimenti veloci, dal rumore delle mani laboriose e dal profumo dell’impasto, fino a quando una volta pronto il pane veniva riposto sugli scaffali.

Per concludere, sulle pagnotte veniva fatto un taglio, mentre su un lato veniva apposto il timbro “Lo Pan Ner” e subito in forno!

Ma la giornata non era ancora finita!

Ho visitato l’antico mulino di Rossan, l’antica segheria, il Castello Sarriod de La Tour e, infine, i vigneti autoctoni dei terrazzamenti di Torretta, dolce pendio collinare citato dal piemontese Lorenzo Francesco Gatta nel suo Saggio sulle viti e sui vini della Valle d’Aosta del 1836.

Ho terminato il mio giro nel pomeriggio con la visita alla Cantina Di Barrò, in cui la vinificazione avviene solo in contenitori di acciaio per esaltare il sapore fruttato del vino.

Trascorsi due anni, il vino viene poi imbottigliato.

La splendida giornata si è poi conclusa nel forno di Alleysin dove abbiamo festeggiato tutti insieme soddisfatti del lavoro fatto.

 

Lo Pan Ner – Domenica 6 ottobre

Purtroppo l’ultimo giorno a Saint-Pierre è arrivato, ma non poteva mancare la visita alla tradizionale Fiera del bestiame, organizzata dagli allevatori di Saint-Pierre e Saint-Nicolas in località Pommier.

Lo Pan Ner a Saint- Pierre, Blog Tour organizzato dall’Associazione Italiana Food Blogger, articolo a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

Fiera del bestiame

Un allevatore del luogo mi ha dettagliatamente esposto le caratteristiche della razza bovina valdostana, soprattutto della razza pezzata rossa e nera, più muscolosa delle altre perché il pascolo avviene in montagna.

Inoltre solo questa razza produce il latte per la preparazione della fontina, il tipico e famoso formaggio della Valle d’Aosta.

Colgo l’occasione per ricordarvi un appuntamento interessante: il 20 ottobre ad Aosta ci sarà la Bataille des reines, una festa popolare molto antica che risale al 1600.

In realtà non è una battaglia cruenta, ma serve solo a stabilire una gerarchia nella mandria, eleggendo la “regina”.

Infine ho fatto un po’ di acquisti a Km zero nel mercato contadino: la fontina della Società Agricola di La Croix, il miele di Andrea Ferrè e il formaggio di capra dell’Agriturismo Les Ecureuils.

Lo Pan Ner a Saint- Pierre, Blog Tour organizzato dall’Associazione Italiana Food Blogger, articolo a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

Mercato contadino

Ho trascorso uno splendido fine settimana, in cui ho rivissuto le antiche tradizioni di montagna, ho condiviso dei bei momenti con una comunità che ama e rispetta il proprio territorio.

Ho letto che i forni comuni sono come l’anima dei villaggi …

Un piccolo forno ha tenuto unito tante persone, ha riavvicinato l’uomo alla propria terra, ricordando l’importanza di tramandare alle generazioni future un passato ricco di storia con il dolce profumo del pane nero di segale.

Arrivederci Saint-Pierre!

Gabriella

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