Il Muro di Berlino
9 novembre 1989- 9 novembre 2019: sono passati trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino.
Perché fu costruito questo muro che divise Berlino per tanti anni?
Terminata la Seconda guerra mondiale, in seguito ai trattati di pace nel 1947 la Germania, ritenuta responsabile del conflitto, fu punita severamente dagli Stati vincitori.
Le sanzioni imposte alla Germania furono pesantissime:
- Il Paese venne disarmato, cioè era privo di un esercito;
- Gli alti ufficiali nazisti furono processati a Norimberga con l’accusa di crimini contro l’umanità;
- Il territorio tedesco venne diviso in quattro zone di occupazione, ciascuna sotto il controllo delle potenze vincitrici: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Unione Sovietica.
Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia tra il 1948 e il 1949 riunirono sotto in unico governo le rispettive zone di influenza, creando così la Repubblica Federale Tedesca (RFT), con capitale Bonn.
La Repubblica Federale Tedesca era caratterizzata da un regime democratico e parlamentare.
L’Unione Sovietica diede vita a un nuovo Stato comunista, la Repubblica Democratica Tedesca (RDT).
Il Muro di Berlino: una città divisa
Anche Berlino venne divisa in due parti:
- Berlino Est, controllata dai Sovietici;
- Berlino Ovest, formata dalle tre zone della città controllate da Americani, Inglesi e Francesi.
La città divenne così il simbolo dello scontro fra due diverse ideologie (quella democratica occidentale e quella comunista sovietica), tanto che nel 1961, per volere della Repubblica Democratica Tedesca, fu innalzato un Muro per separare la zona sotto il controllo dell’Unione Sovietica da quella sotto il controllo alleato.
Esso doveva impedire il passaggio dei Tedeschi dall’est al più ricco ovest.
Il Muro di Berlino fu un doloroso simbolo della divisione dell’Europa in due blocchi durante il periodo della Guerra fredda e molte persone persero la vita nel tentativo di oltrepassarlo.
L’anno 1989 rappresentò la fine di un’epoca: con l’abbattimento del Muro di Berlino crollano anni di scontri ideologici e politici.
Questo evento rappresentò la fine di un processo che era già in atto da tempo e che portò alla dissoluzione dei regimi comunisti nella Germania Est e in tutta l’Europa orientale.
Il Muro di Berlino: East Side Gallery
La maggior parte del Muro venne smantellata, tranne lungo Mühlenstrasse, fra l’Oberbaumbrücke e la Ostbahnhof, ne rimase un tratto: la East Side Gallery.
La East Side Gallery è una lunga galleria di murales di 129 artisti che hanno commemorato la caduta del Muro con messaggi di pace e libertà.
“Ho dipinto il muro della vergogna affinché la libertà non sia più vergogna. Questo popolo ha scelto la pace dopo anni di Inferno dantesco: tieni, Berlino, i miei colori e la mia fede di uomo libero”
Fulvio Pinna, Inno alla gioia, East Side Gallery
Gabriella