Torta Gingerbread

Torta Gingerbread, ricetta della torta speziata natalizia, perfetta per il pranzo di Natale, a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

Merende dolci | 8 Dicembre 2022

Con la festa dell’Immacolata, siamo ufficialmente entrati nel mood natalizio e per l’occasione ho preparato la Torta Gingerbread.

Giorni fa ho guardato il film Qualcuno salvi il Natale che mi ha dato l’ispirazione per cimentarmi in questo elegante dolce, ideale per una tavola in festa.

La leggenda di Babbo Natale

Pensandoci bene ne ha fatta di strada il nostro caro vecchietto, un po’ in sovrappeso e dalla lunga barba bianca.

Il mito di Babbo Natale nasce dalla leggenda di san Nicola che si festeggia tradizionalmente il 6 dicembre.

San Nicola era il vescovo della città di Myra (nell’odierna Turchia), che nel IV secolo cercò di diffondere il cristianesimo anche nei luoghi in cui i bambini non avevano la possibilità di recarsi in chiesa. Invitò quindi i suoi uomini ad andare nelle case dei fedeli portando un regalo ai bambini. Sapete com’erano vestiti questi preti?

I seguaci di san Nicola indossavano un pesante soprabito rosso scuro!

Inoltre, portavano con loro un sacco pieno di regali e raggiunsero le terre più fredde e isolate grazie ad alcune slitte trainate da cani.

Nel 1087 alcune reliquie di san Nicola furono traslate a Bari, dove venne costruita una basilica, ancora oggi meta di pellegrinaggi.

Nei Paesi protestanti san Nicola perse l’aspetto del vescovo cattolico, ma mantenne il ruolo benefico col nome di Samiklaus, Sinterclaus o Santa Claus.

Intorno al XVII secolo nelle illustrazioni d’epoca inizia la sua trasformazione da santo a Babbo Natale ed è rappresentato come un signore barbuto e corpulento, vestito di un mantello verde lungo fino ai piedi e ornato di pelliccia. Esso rappresentava lo spirito della bontà del Natale, come si legge nel Canto di Natale di Charles Dickens dove troviamo il personaggio chiamato lo Spirito del Natale presente.

 

L’evoluzione della figura di Babbo Natale

Inizialmente le illustrazioni antiche erano molto lontane dalle cartoline vintage di fine Ottocento raffiguranti il nostro Babbo Natale sorridente e generoso; infatti, spesso era rappresentato come un elfo spaventoso!

Nel 1822 un disegnatore americano Haddon Sundblom creò l’immagine del moderno Babbo Natale, ispirandosi a una poesia di Clement Clark Moore.

Poi The Coca-Cola Company fece il resto … ma questa è un’altra storia!

 

Una visita di San Nicola

Traduzione di Enzo Varricchio e Viviana Didonna

 

Era la notte prima di Natale.

Nella casa nulla di nulla si muoveva, neppure un topolino;

Le calze erano appese con cura al camino,

In attesa di San Nicola;

I bimbi stavano accoccolati nei lettini accoglienti

E visioni di prugne zuccherate danzavano nelle loro teste.

E mamma nel suo fazzoletto, e io nel mio berretto,

Avevamo appena spento il nostro cervello per un lungo riposino invernale.

Quando nel prato sortì un gran baccano,

Che balzai su dal letto per vedere cosa stava accadendo.

Scattai verso la finestra in un baleno,

spalancai le imposte, acciuffai una sciarpa.

La luna sulla coltre di neve appena caduta,

illuminava a giorno le cose terrestri;

quando apparì ai miei occhi strabuzzati

una slitta minuscola e otto piccole renne

guidate da un vecchietto, così veloce e gagliardo;

capii in un attimo che doveva essere Lui, San Nicola in persona.

Più veloci delle aquile giunsero le sue renne,

e Lui fischiava e gridava, e le chiamava per nome:

“Su! Dasher, su! Dancer, vieni qui! Prancer e Vixen,

forza! Venite qui! Cupido, corri! Dunder e Blixem;

Sulla veranda! Oltre il muro!

Ora Dash, via! Dash, via! Dash via tutti!”.

Come le foglie secche volano a casaccio prima dell’uragano,

quando urtavano un ostacolo, essi salivano più in cielo;

così le renne volarono su, su, fino al terrazzo,

con la slitta piena di giocattoli – e San Nicola con loro:

E poi, in un batter d’occhio, ho sentito sul tetto

il battere e lo scalpicciare d’ogni piccolo zoccolo.

Era come l’avevo immaginato:

San Nicola è balzato giù dal camino:

Era impellicciato dalla testa ai piedi,

Con gli abiti pieni di fuliggine;

Un sacco ricolmo di giocattoli sulla schiena,

Sembrava un venditore ambulante che mostra la sua merce:

Come brillavano i suoi occhi! Le sue fossette: com’erano allegre,

le sue guance erano come rose, il suo naso come una ciliegia;

La sua piccola bocca sorridente era tesa come un arco,

e la barba sul mento era bianca come neve,

tra i denti teneva stretto il ceppo d’una pipa,

e una nuvola di fumo gli coronava la testa.

Aveva la faccia larga e una pancia bella rotonda

Che ballonzolava quando rideva, come una ciotola colma di gelatina;

Era paffuto e cicciottello, un vecchio folletto allegro. E ho riso quando l’ho visto, mio malgrado;

Con un occhiolino e un cenno del capo

Mi fece capire che non avevo nulla da temere.

Non disse una parola, fece solo il suo lavoro.

E riempì tutte le calze; poi si girò di scatto,

appoggiando l’indice sul naso mi tacque

e con un cenno del capo ritornò su per il camino.

Balzò sulla slitta, richiamando con un fischio la sua squadra,

e tutti volarono via come il fondo d’un cardo:

ma l’ho udito esclamare mentre spariva dalla mia vista –

Babbo Natale: star del cinema

Giunti ai giorni nostri, possiamo affermare che Babbo Natale sia il personaggio più illustre di questo periodo: esso è presente in numerosi spot pubblicitari, serie tv o lungometraggi.

I film in cui lo vedono protagonista sono veramente tanti e con sfaccettature diverse, dal famosissimo Miracolo della 34a strada fino all’irriverente Babbo bastardo del 2003.

In questi giorni ho visto il film Qualcuno salvi il Natale con l’attore Kurt Russell: due fratelli escogitano un piano per catturare Babbo Natale, ma alla fine, dopo il pasticcio inziale, si ritroveranno a salvare la magia del Natale e soprattutto a riscoprirla.

Nel sequel un elfo ribelle diventato uomo minaccerà il nostro amico che in questa versione è affiancato dalla dolce mogliettina Mamma Natale (Goldie Hawn).

Quando la ragazza protagonista della storia ritornerà ancora una volta ad aiutare Babbo Natale, sarà accolta dalle amorevoli cure della Mamma Natale.

Mi è piaciuta la scena in cui presenta un’abbondante cena a base di torte, pasticcini, praline e biscotti …. be’, no! In realtà Mamma Natale ha magistralmente inventato con le sue straordinarie doti culinarie, dei sanissimi piatti a base di verdure (proprio quelle meno apprezzate dai bambini) con le fattezze e il sapore di squisiti dolci.Torta Gingerbread, ricetta della torta speziata natalizia, perfetta per il pranzo di Natale, a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin

Geniale!

La mia Torta Gingerbread non è stata preparata da Mamma Natale, ma è ugualmente buonissima.

Infine, vi suggerisco la lettura dell’articolo di Gabriella Comini, Natale come al cinema (film da guardare e ricette da cucinare) sul sito dell’Associazione Italiana Food Blogger.

 

«Il Natale serve per ricordarsi che si può essere buoni»

da Qualcuno salvi il Natale

Gabriella

La ricetta della Torta Gingerbread

Torta Gingerbread

Prep time: 

Cook time: 

Total time: 

Torta Gingerbread, ricetta della torta speziata natalizia, perfetta per il pranzo di Natale, a cura di Gabriella Rizzo | Homework & Muffin
Ingredients
  • 4 uova 260 g
  • Farina 00 260 g
  • Zucchero semolato 230 g
  • Zucchero di canna integrale 30 g
  • 1 bustina di lievito
  • Cannella in polvere un cucchiaino
  • Zenzero in polvere mezzo cucchiaino
  • Chiodi di garofano in polvere mezzo cucchiaino
  • Cardamomo in polvere mezzo cucchiaino
  • Mascarpone 250 g
  • Panna montata 200 g
  • Zucchero a velo 130 gr
  • Gocce di cioccolato 50 g
  • Lamponi 70 g
Instructions
  1. Unire le uova, la farina e lo zucchero semolato e integrale.
  2. Aggiungere il lievito e le spezie e mescolare bene.
  3. Dividere l’impasto in due parti uguali.
  4. Imburrare e infarinare una teglia da 20 cm.
  5. Versare nella teglia e infornare per 30 minuti a 180 °C in forno statico.
  6. Nel frattempo preparare la crema.
  7. Mescolare in una ciotola il mascarpone con lo zucchero a velo.
  8. Unire poco alla volta la panna montata.
  9. Preparare lo sciroppo per bagnare la torta.
  10. Scaldare 200 ml di acqua con un cucchiaio di zucchero e, se preferite, un bicchierino di rhum.
  11. Dividere le torte a metà e bagnare con lo sciroppo di zucchero.
  12. Farcire con la crema al mascarpone e aggiungere le gocce di cioccolato tra uno strato e l’altro.
  13. Ricoprire la torta con la restante crema e decorare con lamponi.

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Leggi l'informativa sui cookie
Privacy Policy

Chiudi