Pinocchio e la Torta di pere e cioccolato
Oggi è il Disney100 e per la rubrica #frameofbreak vi presento la storia di Pinocchio gustandomi una fetta di Torta di pere e cioccolato, mentre Gabriella Comini del blog Mezza Tazza di tè ci propone la Torta Elisabetta di Nonna Papera e Gioia Barbieri di Non solo doppio zero ci parla della Principessa e il Ranocchio con i Brownies alle noci.
Quest’anno il 16 ottobre è una data molto speciale, in quanto si festeggiano i cento anni dal giorno in cui Walt e suo fratello Roy presentarono al mondo intero la magia Disney.
Tra i tantissimi lungometraggi di animazione e film prodotti dalla multinazionale statunitense, ho scelto di documentarmi sul burattino di legno, Pinocchio, protagonista del film del 1940, ma nato in realtà dall’ingegno dello scrittore Carlo Collodi nel 1883.
Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino
Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è un romanzo fantastico per ragazzi scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore Carlo Lorenzini, pubblicato a Firenze nel febbraio 1883. Racconta le avventure di Pinocchio, un burattino scolpito dal falegname Geppetto, che grazie all’aiuto della Fata dai capelli turchini diventa un bambino vero dopo aver affrontato diverse situazioni difficili tra buoni propositi e tante monellerie.
Le sue disavventure inizieranno già dal primo giorno di scuola, quando anziché seguire le lezioni preferirà assistere al Teatro delle marionette pagando il biglietto con l’abecedario regalato da Geppetto.
Successivamente ricevuti in dono cinque denari, sarà preso di mira e derubato dal Gatto e la Volpe.
In seguito troviamo Pinocchio sotto l’ala protettrice della Fata Turchina, ma ancora una volta il burattino cadrà nella tentazione di scappare insieme a Lucignolo nel Paese dei Balocchi.
Qui tra giochi e divertimenti si allontanerà dalla retta via, ma avrà un’amara sorpresa: si trasforma in asino!
Viene così venduto ad un uomo che lavora in un circo dove verrà trattato come un fenomeno da baraccone. Durante uno spettacolo Pinocchio si fa male e, non più utile, sarà venduto ad un uomo che vuole ucciderlo per ricavare dalla sua pelle un tamburo. Nel tentativo di affogarlo in mare, Pinocchio viene aiutato dalla Fata Turchina, che lo trasforma di nuovo in burattino. Mentre scappa in mare, viene inghiottito da un Pescecane.
Nella sua pancia Pinocchio ritrova Geppetto, il quale era stato a sua volta mangiato dal pesce mentre lo stava cercando.
I due, grazie all’astuzia del burattino, riescono a scappare e vengono aiutati da un tonno ad arrivare a riva. Per curare Geppetto che si era ammalato, Pinocchio inizia a lavorare e mette da parte molti soldi: commossa dalla sua dedizione, la Fata trasforma finalmente il burattino in un bambino vero e Geppetto guarisce da ogni male.
Pinocchio di Walt Disney
Pinocchio è un film d’animazione del 1940 prodotto da Walt Disney Productions e basato sul romanzo di Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino. È il secondo Classico Disney, dopo Biancaneve e i sette nani del 1937.
Il film inizia con la canzone When You Wish Upon a Star, interpretata dal Grillo Parlante. Alla fine della canzone, il Grillo rivolgendosi direttamente al pubblico inizia a raccontare la storia del piccolo burattino che viene costruito da un vecchio falegname di nome Geppetto che, nonostante la compagnia del suo gattino Figaro e della pesciolina rossa Cleo, si sente solo. Terminato il burattino, Geppetto esprime un desiderio guardando fuori dalla finestra la Stella dei Desideri: spera che Pinocchio possa diventare un bambino vero. E così durante la notte, la stella scende sulla terra sotto forma della Fata Turchina, che esaudisce il suo desiderio, donando la vita al burattino e dicendogli che se vorrà diventare un bambino vero in carne ed ossa dovrà dimostrare di essere “bravo, coraggioso e disinteressato“. Inoltre la Fata Turchina affida al simpatico Grillo Parlante il compito di fare da coscienza a Pinocchio.
Quando Geppetto scopre che il suo burattino ha preso vita, è felicissimo e il giorno seguente manda il figlio al suo primo giorno di scuola. Nonostante gli avvertimenti del Grillo, lungo la strada l’ingenuo Pinocchio si fa trarre in inganno da due truffatori, il Gatto e la Volpe, che lo persuadono a unirsi allo spettacolo di marionette del Mangiafuoco.
In seguito, sarò attratto dal Paese dei Balocchi insieme a Lucignolo, trasformato in asino e infine inghiottito da una grande balena, nel disperato tentativo di poter riabbracciare il padre.
Pinocchio dà fuoco alla legna e alle sedie lì presenti in modo da indurre la balena a starnutire per farli espellere all’esterno: il piano funziona, ma la balena si arrabbia e li insegue.
Alla fine Pinocchio muore, mettendo in salvo Geppetto.
La Fata Turchina gli ridona la vita, trasformandolo in un bambino vero.
Mentre il gruppo festeggia, il Grillo Parlante esce per ringraziare la fata e viene ricompensato con un distintivo d’oro massiccio che lo certifica come coscienza ufficiale, come da lui desiderato all’inizio dell’avventura.
Pinocchio: le differenze tra film e libro
Ci sono molte differenze tra il film di animazione della Walt Disney e il libro di Collodi.
Mastro Ciliegia che nel romanzo regala il pezzo di legno a Geppetto, non è presente nel film.
Nel romanzo Collodi racconta che Pinocchio, stanco di sentirsi rimproverare dal Grillo, decide di ucciderlo schiacciandolo sul muro con un martello.
Probabilmente Walt Disney ha considerato questa scena troppo cruenta per un pubblico di bambini e ha preferito mantenere costante la presenza del Grillo in tutta la storia.
Soffermandoci sugli animali protagonisti del film, possiamo notare che sono antropomorfi, ossia hanno sembianze e caratteristiche umane, camminano a due zampe e indossano vestiti, Collodi invece descrive questi personaggi come veri e propri animali parlanti.
Ci sono due altri personaggi diversamente interpretati nella pellicola e nel libro: la Fata Turchina e Mangiafuoco.
La prima, nel film è una donna fatata con lunghi capelli biondi, mentre nel libro è una bambina con i capelli turchini.
Stromboli, rinominato Mangiafuoco nel film, è il crudele burattinaio che ha intenzione di usare Pinocchio come legna da ardere, mentre Collodi lo rappresenta come una persona burbera, ma dal cuore tenero.
Nel finale, Pinocchio è inghiottito da una balena nel film, da un pescecane nel libro; in entrambi i casi vi trova Geppetto e lo salva, ma con esiti diversi.
Nel film Pinocchio sacrificherà la propria vita per salvare Geppetto e per questo verrà trasformato in bambino dalla Fata Turchina; lo scrittore, invece, presenterà il cambiamento del burattino solo in seguito a un periodo trascorso a lavorare sodo e a studiare costantemente.
Le pere ne Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino
Nel raccontarvi la storia di Pinocchio, ho preso ispirazione dalle pere mangiate a colazione dall’avido burattino per preparare una Torta di pere e cioccolato.
Rileggendo la storia, ciò che mi ha colpito da adulta e che non ho tanto colto da bambina, è la continua ricerca del cibo da parte del burattino e l’estrema povertà di Geppetto.
In effetti la miseria descritta da Collodi rispecchia la difficile realtà della povera gente della Firenze di fine Ottocento.
Sin da bambina, mi ha sempre infastidito la scena (trasferita anche nel famoso sceneggiato televisivo di Luigi Comencini) delle tre pere divorate dal burattino. Inizialmente esso rifiuta di mangiare le bucce, le quali il povero Geppetto sperava di mangiare per colazione, poi senza curarsi del buon uomo affamato, trangugia anche i torsoli.
Ammetto che non mi è stato mai simpatico Pinocchio, anche se la mia opinione è cambiata con la trasposizione cinematografica.
Magistralmente Walt Disney ha reso il dispettoso burattino collodiano, un tenero e ingenuo personaggio amato da grandi e piccini per diverse generazioni.
«Dai ragazzi buoni di cuore, anche se sono un po’ monelli e avvezzati male, c’è sempre da sperar qualcosa: ossia, c’è sempre da sperare che rientrino sulla vera strada.»
C. Collodi
Ricetta della Torta di pere e cioccolato
Tempo fa vi avevo proposto la ricetta della Torta cioccolato e pere, oggi vi presento un’altra versione con gocce di cioccolato e farina di farro.
Prep time:
Cook time:
Total time:
- Farina di farro 120 g
- Zucchero 100 g
- Gocce di cioccolato 30 g
- Due pere Williams 200 g
- Burro 70 g
- 2 Uova (106 g)
- 1 Cucchiaino di lievito per dolci 3 g
- Cannella in polvere
- Sale
- Mescolate la farina con il lievito, la cannella e un pizzico di sale.
- Lavorate con una frusta il burro ammorbidito a temperatura ambiente insieme allo zucchero fino a ottenere un composto spumoso.
- Aggiungete un uovo alla volta, poi unite la farina, mescolando bene.
- Unite le gocce di cioccolato e mescolate ancora una volta.
- Versate l’impasto in uno stampo di circa 25 cm di diametro e livellato a uno spessore di circa 2 cm.
- Lavate le pere, tagliate ciascuna a fettine e premetele nell’impasto.
- Infornate per circa 50 minuti a 180 °C.
- Sfornate e servite la torta tiepida.