Crêpes di farro con crema di cicerchie e zucchine | Homework & Muffin
Con la ricetta Crêpes di farro con crema di cicerchie e zucchine partecipo a DivinMangiando® in tour, una gara gastronomica che ha superato i confini laziali e ha raggiunto diverse parti d’Italia, grazie all’impegno di Vittoria Tassoni del blog Vittoria in cucina – Il Prezzemolino.
Lo scopo della gara è quello di premiare il comparto agroalimentare della Tuscia.
È un grandissimo onore far parte dei dieci Food&Wine Blogger italiani che sono stati selezionati dall’Associazione Italiana Food Blogger per partecipare a questa competizione.
Ho ricevuto una Mistery Box contenente i prodotti agroalimentari partner del progetto DivinMangiando®2023, con i quali far conoscere e apprezzare le eccellenze della Tuscia di Tarquinia e di Viterbo.
La gara consiste nella preparazione di una ricetta che dovrà contenere almeno tre prodotti.
Inoltre, dovrà avere una di queste caratteristiche: qualcosa di vecchio, con la realizzazione di un piatto della tradizione; qualcosa di nuovo, con la realizzazione di una ricetta inedita; qualcosa di originale, con l’utilizzo degli ingredienti in modo anticonvenzionale.
La Tuscia e la civiltà etrusca
Con la ricetta delle Crêpes di farro con crema di cicerchie e zucchine vorrei celebrare la storia degli Etruschi, gli antichi abitanti della Tuscia.
La “Tuscia” è un termine che si riferisce a una regione storica situata nell’Italia centrale ed è ripartita in tre macro-aree: la “Tuscia romana”, corrispondente al Lazio settentrionale, la “Tuscia ducale”, che includeva i territori del Lazio e dell’Umbria soggetti al Ducato di Spoleto, la “Tuscia longobarda”, comprendente i territori sottoposti ai Longobardi (l’attuale Toscana).
Ad oggi la Tuscia viene identificata solo con la zona di Viterbo e di Tarquinia.
Viterbo è una bellissima città dall’aspetto medievale, ma con l’anima etrusca.
La città di Tarquinia fu uno dei più antichi e importanti insediamenti etruschi e diede a Roma ben tre re: Lucio Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
L’alimentazione dei Tusci
La cultura etrusca offre molti reperti archeologici, ma non c’è nessuna testimonianza letteraria in merito alle ricette del tempo.
Il filosofo greco Posidonio e lo storico greco Diodoro Siculo definivano i Tusci come gastriduloi, ossia “schiavi del ventre”, per il loro stile di vita eccessivo.
Gaio Valerio Catullo presentava nelle sue opere l’immagine dell’etrusco obeso.
In realtà faccio molta fatica a immaginare gli Etruschi come un popolo in sovrappeso e, probabilmente, questi appellativi facevano riferimento unicamente all’opulenza di questa civiltà.
Si sa poco dell’alimentazione e della gastronomia di questo popolo e purtroppo dobbiamo tener conto solo dei manufatti e degli affreschi rinvenuti nelle tombe.
I Tusci preferivano utilizzare le verdure rispetto le carni in quanto quest’ultime, per motivi di conservazione, seguivano ritmi stagionali. Infatti, la macellazione avveniva soprattutto d’inverno.
La maggior parte delle carni proveniva, invece, dalla pratica della caccia.
Gli Etruschi si nutrivano di puls, cioè polenta di farro, e di farrago, una minestra di farro, cereali e legumi.
I reperti fossili ritrovati nei territori etruschi testimoniano la presenza di numerose leguminose, come ad esempio: ceci, lenticchie, piselli, cicerchie, fave e fagioli.
Nelle zuppe a base di legumi apprezzavano tanto le castagne, chiamate “noci dei sardi” o “noci di Giove”.
L’olio etrusco era molto conosciuto in tutto il bacino del Mediterraneo come alimento o prodotto cosmetico ed era anche usato per l’illuminazione e per i riti sepolcrali.
Infine, gli Etruschi erano grandi intenditori di erbe spontanee che erano utilizzate sia a scopo terapeutico che culinario.
Vi ho parlato di farro, olio, legumi e verdure nella cucina etrusca.
Ho utilizzato gli stessi prodotti per preparare la ricetta delle Crêpes di farro con crema di cicerchie e zucchine: una ricetta inedita, ma legata a un passato misterioso quanto meraviglioso.
I prodotti della Tuscia: tra passato e presente verso un futuro sostenibile
Per preparare le Crêpes di farro con crema di cicerchie e zucchine, ho utilizzato cinque prodotti agroalimentari partner del progetto DivinMangiando®2023 presenti nella Mystery Box: lo sfarinato di farro monococco bio dell’Azienda La Turchina, le cicerchie dell’Azienda Agricola Il Chicco d’Oro, l’Olio Extra Vergine di Oliva – FOS 42 – del Frantoio Presciuttini, le zucchine sott’olio bio e la composta di cipolla bio del marchio Sémina delle Fattorie Solidali.
Lo sfarinato di farro monococco bio dell’Azienda Agricola tarquiniese La Turchina
Per l’impasto delle crêpes ho usato lo sfarinato di farro monococco bio dell’Azienda Agricola tarquiniese La Turchina, fondata alla fine dell’Ottocento dalla famiglia De Simone e specializzata nella coltivazione di cereali.
Dal 2001 La Turchina ha scelto la coltivazione biologica.
Accanto alle produzioni tradizionali di grano, l’azienda è promotrice del recupero dei cereali antichi, come ad esempio il farro.
Dal punto di vista nutrizionale il farro monococco ha un alto contenuto proteico e un’elevata quantità di carotenoidi, quindi è un ottimo antiossidante.
Ricco di ferro, zinco, rame, calcio, magnesio, il farro fa bene all’intestino e rafforza le nostre difese immunitarie.
Utilizzando lo sfarinato di farro monococco bio dell’Azienda Agricola tarquiniese La Turchina, ho notato che le crêpes sono molto morbide, lievemente dolci e con un sapore raffinato.
Le cicerchie dell’Azienda Agricola Il Chicco d’Oro
Passiamo ora al ripieno delle crêpes, per il quale ho utilizzato le cicerchie dell’Azienda Agricola Il Chicco d’Oro di Valerio Cerci.
L’azienda si trova a Grotte Santo Stefano, un piccolo paesino di tradizione agricola, dove dal 2013 Valerio Cerci con i sui prodotti ricrea gli antichi sapori.
Fondamentale è la sua attenzione verso la sostenibilità, coltivando in modo biologico, senza l’uso di fitofarmaci o diserbanti.
Infatti il sapore delle cicerchie Chicco d’Oro è speciale, delicato, tanto da non aver bisogno di aggiungere troppi aromi.
Sia durante l’ammollo che durante la cottura delle cicerchie, ho aggiunto solo due foglie di alloro, che si sono combinate benissimo con questi deliziosi legumi.
L’Olio Extra Vergine di Oliva – FOS 42 – del Frantoio Presciuttini
Per il soffritto ho utilizzato l’Olio Extra Vergine di Oliva – FOS 42 – del Frantoio Presciuttini di Pierluigi Presciuttini, sito a Montefiascone, in provincia di Viterbo.
Io sono cresciuta tra gli uliveti dei miei genitori, ho aiutato nel duro lavoro di raccolta e ho trovato ristoro sotto le loro maestose fronde.
Il mio cuore si spezza quando, tornando d’estate in Puglia, osservo le distese cineree dovute alla Kylella.
Leggere l’emozionante storia di Pierluigi Presciuttini e della sua attività di recupero degli uliveti abbandonati, mi dà speranza.
Finalmente si sta capendo l’importanza di ritornare ad amare la terra!
Assaggiando quest’olio, posso assicurarvi che si sente il vero sapore della genuinità e della vera qualità.
Infatti, non ho resistito alla tentazione di assaggiarlo a crudo su una fetta di pane fresco: l’Olio Presciuttini è un olio straordinario, dal profumo fruttato e fresco e dal sapore unico che si apre con una sensazione dolce seguita da una leggera nota pungente.
Le zucchine sott’olio bio e la composta di cipolla bio del marchio Sémina delle Fattorie Solidali
Per completare il piatto ho utilizzato anche due prodotti della Cooperativa Sociale Fattorie Solidali, con il marchio Sémina, le zucchine sott’olio bio e la composta di cipolla bio.
Nelle tre Fattorie Solidali a conduzione biologica che operano nel viterbese, alcuni giovani ragazzi appartenenti a fasce deboli coltivano frutta e verdure biologiche e in una di esse, nella Fattoria di Alice, producono confetture, marmellate e sott’oli con i prodotti dell’azienda.
Le zucchine sott’olio sono veramente particolari grazie all’aggiunta della scorza di limone, menta e zenzero che hanno reso molto gustoso il ripieno delle mie crêpes.
Ma non finisce qui!
Il trionfo di sapori culmina con la composta di cipolla bio, che conduce le crêpes di cicerchia e zucchine a incontrare nel nostro palato la dolcezza della cipolla e la magia delle spezie.
Le Crêpes di farro con crema di cicerchie e zucchine, oltre a essere molto appetitose, hanno un lontano passato da raccontare, ma attraverso i prodotti partner del progetto DivinMangiando®2023, esse parlano del presente laborioso ed esemplare delle aziende di questo splendido territorio, che si proietta verso un futuro in cui il rispetto per l’ambiente e l’attenzione per il benessere dell’uomo sono fondamentali.
Per aiutarvi nella preparazione della ricetta, ho realizzato un video su YouTube.
Ricetta delle Crêpes di farro con crema di cicerchie e zucchine
Prep time:
Cook time:
Total time:
- Per l'impasto delle crêpes:
- Sfarinato di farro monococco bio dell’Azienda Agricola La Turchina 200 g
- 2 uova 120 g
- Latte parzialmente scremato 500 g
- Sale fino 3g
- Per il ripieno:
- Cicerchie dell’Azienda Agricola Il Chicco d’Oro 300 g
- 1 scalogno 30 g
- Olio Extra Vergine di Oliva - FOS 42 - del Frantoio Presciuttini 30 g + 20 g per la teglia
- Acqua naturale 140 g
- Panna fresca 40 g
- Sale grosso 20 g
- Bicarbonato di sodio 2 g
- Pepe nero q.b.
- Zucchine sott’olio bio del marchio Sémina delle Fattorie Solidali 170 g
- Composta di cipolla bio del marchio Sémina delle Fattorie Solidali 110 g
- Sciacquate le cicerchie dell’Azienda Agricola Il Chicco d’Oro sotto l’acqua corrente.
- Lasciate in ammollo i legumi e due foglie di alloro in un recipiente capiente con abbondante acqua fredda per una notte.
- Mettete i legumi in una pentola, ricopriteli di nuovo con acqua fresca, aggiungete un pizzico di bicarbonato e cuocete per mezz’ora.
- Controllate le cicerchie di tanto in tanto ed eliminate la schiuma con una schiumarola.
- Completate con il sale grosso alla fine della cottura.
- Dopo aver cotto le cicerchie, eliminate l’acqua in eccesso.
- In una pentola soffriggete lo scalogno con l’Olio Extra Vergine di Oliva - FOS 42 - del Frantoio Presciuttini e aggiungete i legumi.
- Completate con una macinata di pepe nero e cuocete a fuoco lento per 5 minuti, aggiungendo poco alla volta l’acqua naturale.
- Dopo aver fatto raffreddare i legumi, passateli al mixer con la panna.
- Mettete da parte e preparate le crêpes.
- In una terrina preparate l’impasto mescolando le uova con il latte e versando poco a poco lo Sfarinato di farro monococco bio dell’Azienda Agricola La Turchina.
- Aggiungete il sale fino e lasciate riposare per 20 minuti.
- Formate le crêpes mettendo un mestolino del composto (circa 55g) in una padella antiaderente di 15 centimetri di diametro: cuocete per 1 minuto per lato.
- In tal modo preparate 12 crêpes.
- Lasciatele raffreddare, spalmatele con un cucchiaio di composto di cicerchie e uno di Zucchine sott’olio bio del marchio Sémina delle Fattorie Solidali e arrotolate.
- In una pirofila unta di olio su cui adagerete dei cucchiai di crema di cicerchie, mettete le crêpes.
- Infornate a 200 C° per 5 minuti.
- Servite le crêpes con la Composta di cipolla bio del marchio Sémina delle Fattorie Solidali.