Le figure retoriche
Nell’analisi di un testo poetico importante è saper individuare le figure retoriche.
Proviamo a fare un breve ripasso.
Innanzitutto ricordate che bisogna suddividere le figure retoriche in:
- Figure di contenuto
- Figure di parola e di pensiero
- Figure di sentimento
Figure di contenuto
Queste figure riguardano il significato che alcune parole possono assumere.
In questi tre anni di scuola abbiamo imparato a riconoscere:
- L’iperbole;
- La metafora,
- La metonimia;
- La perifrasi;
- La personificazione;
- La similitudine;
- La sineddoche;
- La sinestesia.
Figure di parola e di pensiero
Queste figure sono le più facili da identificare perché danno uno speciale effetto sonoro attraverso la disposizione delle parole nel verso.
Sono veramente tante da ricordare, ma le principali sono:
- allitterazione;
- anafora;
- anastrofe;
- asindeto;
- polisindeto;
- chiasmo;
- onomatopea;
- ossimoro.
Figure di sentimento
Tra le figure di sentimento con cui il poeta manifesta il suo stato d’animo ricorderete sicuramente l’apostrofe.
Be’, il verso più famoso che terrete a mente è quello scritto da Dante Alighieri nel canto XXVI dell’Inferno (ricordate? Quello di Ulisse!)
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Bene, ragazzi, non fate arrabbiare ulteriormente Dante, studiate e amate la letteratura!
In fondo trovate una scheda, da scaricare e stampare, con le definizioni e gli esempi delle figure retoriche che ho appena citato.
Buono studio!
Gabriella