Palline di frutta secca
Per la II^ Domenica dell’Avvento vi propongo la ricetta delle Palline di frutta secca con una poesia di Gabriele D’Annunzio, “Il presepio”.
Il presepio di Gabriele D’Annunzio
Come da tradizione, a partire dalla festa dell’Immacolata in ogni casa trionfa un luccicante albero di Natale.
Su un mobile, liberato dalle fotografie di famiglia, è stato allestito un affollato presepe, ricco di vari personaggi: i pastori e le pecorelle, la lavandaia vicino al laghetto di carta stagnola, il fornaio, il fabbro, i Magi che si incamminano verso la grotta popolata dagli inseparabili bue e asinello, Maria e Giuseppe che contemplano un giaciglio di paglia vuoto.
E poi inseriremo distese di muschi veri o finti, roccia creata con la carta oppure pietre vere, cortecce, sabbia, piante grasse prese in prestito dal nostro giardino roccioso e tanto ancora.
Gabriele D’annunzio, il grande poeta abruzzese, scrisse una graziosa poesia sul presepe:
A Ceppo si faceva un presepino
con la sua brava stella inargentata,
coi Magi, coi pastori, per benino
e la campagna tutta infarinata.
La sera io recitavo un sermoncino
con una voce da messa cantata,
e per quel mio garbetto birichino
buscavo baci e pezzi di schiacciata.
Poi verso tardi tu m’accompagnavi
alla nonna con dir: “Stanotte L’Angelo
ti porterà chi sa che bei regali!”.
E mentre i sogni m’arridean soavi,
tu piano, piano mi venivi a mettere
confetti e soldarelli fra’ i guanciali.
Questa poesia rievoca i carissimi ricordi legati all’infanzia di D’Annunzio nel periodo di festa e in essa non è difficile immedesimarsi.
Leggetela lentamente… riuscite a immaginare la vostra dolce mamma che prepara il presepe? Vi ritorna in mente il momento in cui terminavate di recitare la poesia di Natale accompagnata da un disegno su cartoncino rigido? Grandi applausi e doni ricevuti alla fine della piccola recita!
E poi, ecco la voce di nonna oppure il caro nonno che strizzando l’occhio, ci metteva furtivamente in tasca una banconota: “Domani con questi compra le caramelle!”.
Il Vate, invece, riceveva in dono baci e pezzi di schiacciata.
Giungeva infine la notte e mentre si affacciavano i soavi sogni, qualcuno riponeva i regali sotto l’albero, oppure come scrive D’Annunzio, confetti e soldi sotto i cuscini.
Il presepio è una poesia caratterizzata da una semplice bellezza che incanta. Vero?
Ricetta delle Palline di frutta secca
In questo periodo anche i dolci che prepariamo ci permettono di fare un viaggio indietro nel tempo. I loro profumi speziati e fruttati richiamano spensierati momenti trascorsi durante la nostra infanzia.
Come queste buonissime Palline di frutta secca.
Prep time:
Total time:
- Fichi secchi 200 g
- Datteri 100 g
- Mandorle pelate 50 g
- Noci 50 g
- Pistacchi 50 g
- Miele Millefiori 40 g
- Scorza di arancia
- Cannella
- Un cucchiaio di acqua di rose
- Cacao per spolverare
- Tritate finemente le noci, le mandorle e i pistacchi.
- Tagliate grossolanamente i datteri e i fichi, poi frullateli nel mixer.
- Aggiungete la frutta secca sminuzzata, la cannella, la scorza di arancia e il miele.
- Amalgamate bene tutti gli ingredienti.
- Con le mani formate delle palline grandi come ciliegie, che disporrete su carta da forno.
- Fate rassodare in frigo per un paio d'ore.
- Prima di servire, spolverate con il cacao.
