Il testo argomentativo
Oggi vi illustrerò le caratteristiche del testo argomentativo.
Quante volte vi sarà capitato di discutere con i genitori, gli amici o gli insegnanti su diversi temi: su un particolare approfondimento, sulla politica, su un fatto di cronaca, su usi e costumi di un popolo, ecc.
Siete stati in grado di confutare gli argomenti presi in esame? Siete stati convincenti?
L’accento
L’accento è il rafforzamento della voce sulla vocale di una sillaba.
La sillaba colpita dall’accento si chiama sillaba tonica, mentre la vocale accentata si chiama vocale tonica.
Le altre sillabe sono dette atone perché prive di accento.
Provate a leggere a voce alta queste parole:
telefonami
gambero
carota
città
Avete notato che sembra ci sia un aumento del tono della vostra voce sulla vocale accentata?
Le figure retoriche
Nell’analisi di un testo poetico importante è saper individuare le figure retoriche.
Proviamo a fare un breve ripasso.
Innanzitutto ricordate che bisogna suddividere le figure retoriche in:
- Figure di contenuto
- Figure di parola e di pensiero
- Figure di sentimento
Il racconto giallo
Il racconto giallo è basato sulla narrazione di fatti (delitti, crimini) sui quali indaga un investigatore, rappresentato da un poliziotto o un detective, ma spesso anche da una vecchia signora, una scrittrice, da un qualsiasi personaggio dotato di acume e capacità di osservazione.
Perché questo genere si chiama come il colore?
Manzoni e la questione della lingua
L’opera più importante di Alessandro Manzoni è il romanzo I Promessi Sposi che diede un contributo fondamentale alla questione della lingua.
Nell’Ottocento la questione della lingua nazionale impegnò molti intellettuali italiani soprattutto in seguito all’unità politica del Paese, quando risultò necessaria anche l’unità linguistica.
L’infinito
Buongiorno, ragazzi!
Avete visto che bel paesaggio?
Quando visito un luogo mi piace fare tantissime foto, correre sul punto più alto e immortalare lo spettacolo che si presenta ai miei occhi.
Che sia una città, un piccolo borgo, una dolce collina, un prato fiorito, un bosco innevato o un mare cristallino … è così sorprendente la natura!
Le stesse emozioni avrà provato il poeta Giacomo Leopardi mentre passeggiava su una collina solitaria del monte Tabor poco distante dalla sua casa.
La favola
Spesso erroneamente il termine favola è associato a quello di fiaba: entrambi derivano dal termine latino fabula (dal verbo far, faris = dire, raccontare) ed entrambi sono generi della narrazione breve di contenuto fantastico, ma hanno caratteristiche diverse.
La lepre e la tartaruga, La pecora paziente, La cicala e la formica, Il gatto e i topi e molte altre fanno parte del patrimonio di favole tramandate a voce da molti popoli.
Tale genere è facile da studiare e sono convinta che vi piacerà la lettura di questi racconti da cui trarrete degli insegnamenti, dei suggerimenti su come ci si deve comportare nella vita.
Il colombre
Scorrendo le pagine del libro di antologia del prossimo anno scolastico ho notato con piacere tra le varie proposte di lettura, un racconto di Dino Buzzati, Il colombre.
Il protagonista è un ragazzo, Stefano Roi, figlio di un capitano di mare. Deciso di seguire le orme del padre, un giorno partì con lui sul suo veliero.
Stefano era felice di solcare le onde, di alzare le vele gonfiate dal vento e di osservare il lavoro dei marinai.
Improvvisamente è incuriosito da uno strano essere che seguiva il loro bastimento e chiedendo agli altri cosa fosse, rimase basito quando capì che era l’unico a vederlo.
A Zacinto
Buongiorno, ragazzi! Come proseguono le vostre vacanze? Siete al mare o in montagna?
Ancora pochi giorni e finalmente potrò rilassarmi su una spiaggia dello Ionio o guardare un’incantevole alba sulle scogliere dell’Adriatico.
Infatti ho la fortuna di essere originaria di una terra che offre bellezze mozzafiato, come magnifico è ogni luogo della nostra splendida Italia.
Il racconto fantastico
Finalmente durante le vacanze estive ho più tempo per leggere. Nei caldi pomeriggi estivi con l’afa che blocca ogni forza vitale, il sole che si riflette sull’asfalto cocente, il silenzio per le stradine di campagna rotto dal transito del trattore del vicino impegnato ad irrigare i campi assetati, mi rifugio nell’angolo di lettura del mio studiolo, la stanza più fresca della casa.